
La festa techno continua per la vita e l'amore di un padre che cerca disperatamente la figlia in un deserto dell'anima (verso la Mauritania del cuore) vero e proprio calvario per lui e il figlioletto: il RAVE è potente metafora dell'umano di un genitore che cerca di essere a sua volta figlio snudando la sua paternità. Nessun eroe o protagonista vero solo persone che ballando e si muovono dentro la testa in un deserto... Un bambino e un cane, un papà, appunto, insieme a un gruppo di 'spostati' emarginati dalla società (veri raver esistenzialisti non attori professionisti): quasi una tribù in trance che mescola i propri affetti a suon di musica (potente, assillante che entra dalle orecchie lentamente fin giù: un “passaggio-viatico” interiore, “Sirât”, appunto).