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In memoria del "Caravaggio del XX secolo"

Morto in circostanze tragiche Luciano Ventrone, “il Caravaggio moderno” secondo il critico Federico Zeri. Il pittore romano che lavorava e viveva a L'Aquila possedeva una tecnica del colore inimitabile

di Francesco Zingrillo
22 apr 2021
In memoria del "Caravaggio del XX secolo"
In memoria del "Caravaggio del XX secolo"

Le sue nature morte contenevano la fotografia tanto da esprimere la pittura come in uno scatto personalissimo fatto di luce e colore spinti. Ci lavorava tanto sugli strati di pittura e le 'mescole' da stendere sulla superficie cercando la luminosità riflessa come un'ossessione provocata in studio con le pose. Caravaggio illuminava visi, corpi e vegetali, in assenza di luce Ventrone, invece, ce la metteva artificialmente per poi toglierla con le pennellate dando un effetto 'artefatto' più vero... Luciano è letteralmente esploso, una notte di qualche giorno fa, colpito dalla deflagrazione della bombola ad ossigeno che usava per respirare dopo aver fumato anche di notte maneggiando l'accendino nel suo studio-abitazione, si alzava per lavorare a una cosa che aveva lì negli occhi e dentro il cuore. Lo scoppio a sparso intorno tavole, tele, barattoli, fiori e frutti mescolando il rosso della mellagrana e la pasta dolce dell'anguria al respiro del suo corpo come natura morta... pitturata dal destino.




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