Il lavoro di questa artista eclettica si divide in due progetti vicini simbolicamente: un video sulla pratica orticola ed un “Fantastico Bestiario, composto da animali creati con reticoli in fil di ferro, che, visti da vicino, sembrano un segno grafico senza soluzione di continuità.
Percorsi talmente precisi e stratificati da ricordare le trame del cucito.
Gli animali diventano presenze oniriche nel loro esser corpi svuotati e sul giaciglio composto da isole di erba sintetica., e sono quasi degli ex-voto.
Il titolo della mostra “Fiore di Spina” rimanda ad una composizione di Adamo da San Vittore dedicata alla Madonna, quindi ha un valore di maternità; l’artista crede infatti che la maternità sia intimamente legata all’arte, e coltivare un orto significhi trasmettere rispetto per la vita, ed imparare il valore della convivenza fra diverse specie.
L’orto è parte fondamentale della sua opera, infatti ha scritto libri sulla tecnica e ne ha coltivati lei stessa in zone bonificate di città.
Silvia Donini inizia la sua attività negli anni novanta con personali in tutta Italia e dal 2010 è docente all’Accademia di Cagliari.
Elisabetta Lorenzini
Percorsi talmente precisi e stratificati da ricordare le trame del cucito.
Gli animali diventano presenze oniriche nel loro esser corpi svuotati e sul giaciglio composto da isole di erba sintetica., e sono quasi degli ex-voto.
Il titolo della mostra “Fiore di Spina” rimanda ad una composizione di Adamo da San Vittore dedicata alla Madonna, quindi ha un valore di maternità; l’artista crede infatti che la maternità sia intimamente legata all’arte, e coltivare un orto significhi trasmettere rispetto per la vita, ed imparare il valore della convivenza fra diverse specie.
L’orto è parte fondamentale della sua opera, infatti ha scritto libri sulla tecnica e ne ha coltivati lei stessa in zone bonificate di città.
Silvia Donini inizia la sua attività negli anni novanta con personali in tutta Italia e dal 2010 è docente all’Accademia di Cagliari.
Elisabetta Lorenzini
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