BOLOGNA RICORDA

L'Inchiostro indelebile di Roberto Roversi

LA MACCHIA D'INCHIOSTRO inedito di Roberto Roversi diventa uno spettacolo e un documentario presentato al Biografilm bolognese occasione per ricordare il libraio, poeta e paroliere di “Anidride solforosa” con Lucio Dalla

multiforme e pieno di una umanità schiva, ROBERTO ROVERSI, esempio unico nella sua Bologna che lo rivive oggi proprio nel lavoro di un gruppo di giovani con Ciro Valerio Gatto e la nipote Caterina Roversi. Lo dice Bergonzioni “C'era perchè c'è, è lì, vivo tra me e te, qui”. Gli anni 70 sono i nostri ma li scriveva lui con la libreria PALMAVERDE 20 anni dopo la rivista OFFICINA di Pasolini-Leonetti. La canzone “solforosa” con i giochi di voce improvvisati da Lucio Dalla nel “Giorno che aveva cinque teste” lo portano su... tra politica e poesia. Poi muore il figlio e in silenzio senza clamori, rumori e onori, anche lui 5 anni dopo nel 2012 a 90 anni nelle braccia della moglie Elena.

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