Il liscio romagnolo è una moda divenuta epica che resiste nel tempo grazie a una miriade di artisti e piccoli personaggi del genere. Figure di un immaginario popolare di una terra che non ha mai smesso di ballare e cantare. Tra decadenza e sopravvivenza gli interpreti delle romagne hanno forgiato il costume dell'estetica kitsch d'autore. La cultura musicale romagnola è molto più del liscio: è una moda storica. Il liscio ha radici anche emiliane nel bolognese e nel reggiano con Tienno Pataccini ma in riviera con Casadei e grazie al turismo è patrimonio di tutti. Nel docufilm della Stefani si parla di tradizione ma si raccontano le piccole storie di orchestre e spettacoli, protagonisti personaggi “d'antan” (d'altri tempi), picareschi.
