"Les Miserables" nei cinema di San Marino

Tre oscar: per l'attrice non protagonista (Hathaway); miglior trucco (il make up); migliori musiche (canzoni e arrangiamenti). Un regista da doppio oscar. Un testo letterario e uno scrittore francesi celebrati nei secoli (I Miserabili di Victor Hugo). Repliche teatrali per decenni nel West End londinese e a Broadway.
Questi ingredienti ne fanno un 'filmone'? Secondo il cronista, proprio no. Un esperimento cinematografico contemporaneo, questo si.
Vedere un film a mo' di musical ma impostato da operetta con sottotitoli a pioggia come fossero un vero e proprio libretto d'opera, poco recitato in francese e inglese, e molto cantata da famosi attori in presa diretta musicata in un secondo momento da una vera orchestra sinfonica; ecco tutto questo è un'esperienza “ai confini della realtà”... certo si esce in modo diverso da come si entra: con una certa inverosimile leggerezza dell'essere in divenire... (si tende a camminare sulle punte) per alcuni giorni, almeno.

fz

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