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Missione in atmosfera per la navetta spaziale europea e americana

17 feb 2011
Passeggiano per lo spazio senza fretta (anche a causa dell’assenza di gravità) cercando di installare sensori satellitari e atmosferici per il rilevamento di cataclismi e terremoti. Per quanto tempo ancora non lo sanno i due astronauti russi mandati a zonzo per il cosmo da alcuni giorni. La navicella che li accompagna è tutta pagata e il budget ristretto lo gestiscono gli americani. Da Mosca registrano dati e coordinano simulazioni offrono appoggio logistico ma nulla di più. L’italiano Viespoli in navicella funge da garante delle operazioni e anch’egli risponde direttamente agli Statunitensi che finanziano il grosso della operazione comprese le segnalazioni luminose e i punti luce spaziali tracciati dai cosmonauti. Una piccola odissea nello spazio a tempo determinato: si spera. I due russi conoscono la storia del collega sovietico abbandonato nei cieli siderali per mesi senza sicurezza di approvvigionamenti con poca speranza di rientro come nel film 2001 di Stanley Kubrick. HAL 9000 robot di bordo si ribella alla disattivazione andando oltre l’intelligenza artificiale: -“Le mie responsabilità coprono tutte le operazioni dell’astronave quindi sono perennemente occupato. Il massimo che qualsiasi entità cosciente possa mai sperare di fare”.

f.z.

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