In mostra bolognese l'ART NOUVEAU alla ceca

Un grande interprete in una personale mai vista in Italia di 80 opere dalla Fondazione MUCHA per la curatela di TOMOKO SATO in galleria PALLAVICINI del palazzo settecentesco che ospitò il giovane Mozart. L'autore cecoslovacco nato nel 1860 operò nella Parigi fin-de-siècle. Fa scuola e soprattutto moda nelle famose locandine teatrali e i cartelloni in grafica pubblicitaria, con donne elegantemente vestite: soggetti, forme e figure di tendenza, giunte fino a noi nelle decorazioni ART NOUVEAU. Lo stile MUCHA segna il teatro caratterizzando l'immagine della grande attrice Sarah Bernhardt (1895-1900). (PRIMA SEZIONE TEMATICA): Il tratto grafico entra nella produzione commerciale del primo Novecento sopravvivendo all'autore. (SECONDA SEZIONE): Il patinato dei rotocalchi e delle riviste commerciali diventano il manifesto artistico di un creativo ante litteram. La sua lezione sull'arte e il nuovo linguaggio comunicativo è storia e diventa pubblicistica popolare destinata alla gente comune. (TERZA PARTE finale): dopo la Francia il pittore e grafico torna in patria facendo dello STYLE MUCHA un'arte nazionale. Trasforma i suoi studi e progetti in decorazioni esterne (Municipio di Praga) e nel manifesto EPOPEA SLAVA per il decennale della Cecoslovacchia.
fz

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy