MOSTRA-MIGRANTE: Geminiani colleziona ANIME in MARINERIA di Cesenatico

È un progetto editoriale con una componente espositiva itinerante. Un'istallazione in forma di scultura (a fasciame di relitto in legno “bluazzurro” adagiata su una base (un sostegno esile come una mano nel mare) arrugginita. Abbandonati e aggrappati sopra, altri oggetti e cose alla deriva, restituiti dalle maree (tra risacca e battigia sul bagnasciuga della vita come ricordi del cuore mai dimenticati).
I barconi dei migranti sono cose così... dentro trasportano mani e desideri che stanno sopra l'acqua e a volte in fondo al Mediterraneo.
Raccogliere e come accogliere: robe come persone che hanno gli occhi e le braccia protese di donne, bambini e giovani in fuga, spaventati dal sale... piagati dal gasolio; spesso ANIME MORTE anche se SALVE.
Il senso di Geminiani, sta in un legno di 3 metri e 80 e un po' documentato da un pieghevole di 30x30 srotolato in 30 metri e 30 di carta patinata in 33 pezzi numerati e firmati incelofanati nel plexiglass (come i corpi nei sacchi), vera testimonianza d'amore alle “vittime di tutte le migrazioni”.
Il vernissage della mostra, curata da Mario Turci alla Marineria di Cesenatico davanti alle autorità locali con il patrocino di San Marino, ha presentato il libro d'artista BESTIARIO ADRIATICO per i QUADERNI dell'OPIFICIO su ricerche sonore in musica di Michele Selva.
Fz

Intervista con GABRIELE GEMINIANI Artista

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