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Musica armena alla Porta d'Oriente

Stasera alla Rocca Brancaleone per il RAVENNA FESTIVAL il concerto di musiche armene reinterpretate dall'Ensemble del compositore americano John Hodian

di Francesco Zingrillo
26 giu 2021

Tigran Mansurian, il compositore armeno diretto da Muti per LE VIE DELL'AMICIZIA dantesche a Erevan, definisce quello dei NAGHASH di Hodian “il suono dell'antica Armenia reinventato per noi”. Il pianista autore del progetto dell'ENSEMBLE si è ispirato a Mkrtich Naghash, religioso e artista delle terre bibliche, che nel XV secolo costruì un campanile della chiesa più alto dei minareti di Diarbekr poi caduto in disgrazia come la Torre di Babele. Il NAGHASH ENSEMBLE è folk, etnico, cosmopolita, antico e moderno, e ha un cuore che batte per la Nazione d'Armenia in diaspora. John Hodien direttore armeno formatosi a Philadelphia e in Colorado ha imparato improvvisazione jazz e scrittura alla scuola di Allen Ginsberg e William Burroughs. Per lui e il gruppo suonare alle “Porte ravennati d'Oriente” è un momento di grazia meditativa anche per la messa di domani a Sant'Agata Maggiore.

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