Nasce all'istituto Alberti di Rimini la prima “zampogna elettronica”. L'abbinamento perfetto tra scuola e impegno sociale.

È partito tutto durante l'evento di presentazione del presepe di pane a Poggio Toriana, quest'inverno. La zampogna è uno strumento molto impegnativo da suonare, sopratutto fisicamente, perché richiede una grande quantità di fiato. Pietro Tappi, zampognaro da generazioni, a causa di una paresi facciale per mantenere in pressione l'otre era costretto ad utilizzare una pompa a pedale manuale che gli creava molto disagio. La sfida per creare la zampogna è stata accettata da Enrico Pirastu, studente al quinto dell'Istituto Leon Battista Alberti, con l'aiuto dell'ingegnere e professore Antonio Valli. La “Zampogna 2.0” è stata portata dal ragazzo come progetto di fine corso all'esame orale della maturità.
Una storia a lieto fine come fosse una favola. Forse è proprio per questo che l'associazione culturale “Gli amici del mulino Sapignoli”, si è incaricata di creare una fiaba da distribuire ai bambini.

Nel video interviste a Piero Tappi, zampognaro, Enrico Pirastu e Antonio Valli, studente e professore istituto Alberti e Carla Bonvicini presidente Amici del Mulino

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