A Ostia Antica 13mila metri quadri di ambienti restaurati tornano visitabili

C'è una Ostia molto diversa da quella raccontata dalla cronaca recente: il parco archeologico, più grande anche di quello di Pompei, ha riaperto 187 ambienti restaurati.

300mila visitatori l'anno per quello che nell'antichità era il biglietto da visita di Roma, il porto, crocevia di tante diverse culture che crearono una città operosa e vitale. Arrivava l'olio dalla Spagna, il grano dall'Africa, il vino dal Mediterraneo. Oggi il parco, 84 ettari, dunque maggiore anche di Pompei, riapre 13mila metri quadri di ambienti restaurati. Un investimento da 1 milione e 800mila euro, per una media di 138 euro al metro quadro.
La nuova direttrice, arrivata ad aprile, vorrebbe un rapporto più stretto e sistematico col territorio, a partire dai trasporti.
I fondi a disposizione, spiega, servono quasi totalmente per lavori di manutenzione e restauro: gli affreschi rischiano di cadere; le coperture preservano gli ambienti dagli uccelli, senza contare la vegetazione invasiva: ogni anno 800mila euro sono spesi per il solo diserbo. Piante che nascondono ancora un buon 70% di Ostia.
Ostia non è posto da vedere una sola volta nella vita, dice convinta la direttrice, ma luogo della vita stessa.

Francesca Biliotti

Nel video le interviste a Mariarosaria Barbera, direttrice parco archeologico Ostia Antica, e a Flora Panariti, archeologa

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