L'Otello in scena al Nuovo di Dogana

Come si racconta la gelosia, un sentimento così estremo, forte, in taluni casi folle, assassino? Questa volta ci ha pensato Arturo Cirillo, che ha trasportato l’Otello di Shakespeare ai giorni nostri, cavalcando spazio e tempo. Al Nuovo di Dogana un palcoscenico spoglio fa da cornice all’ossessione che cresce e che si nutre di parole. E a guardarlo, quel palco, con lisci muri nudi illuminati, trasmette l’idea claustrofobica di prigione, dove sta per consumarsi la strage, figlia di un sentimento malato. Questo è l’Otello. “Una tragedia satirica – racconta Arturo Cirillo – a volte sembra una commedia, altre la più barbarica delle tragedie”. E parla di guerra. Quella guerra che esplode dentro di noi, e che si combatte nella mente. Con esiti, a volte, devastanti.

Monica Fabbri

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