Pesaro; la pipa dei vip, da Pertini a Pavarotti

Nel suo marchio ha il sole del due di denari firmato dal grande grafico Massimo Dolcini, 45 anni di storia fatta di pipe artigianali di legno, radica di erica, un arbusto del Mediterraneo. Diventano capolavori quando all'arte della manualità si sommano metalli e pietre preziose. Sono in 4 nel laboratorio di Mastro de Paja, un marchio pesarese che lavora a mano e non ha intenzione di delocalizzare la produzione.
La pipa arriva in Italia nel ‘500 con il tabacco. Le prime sono in terracotta; piccole, semplici, ma già funzionali. Tanti le personalità che hanno scelto questo oggetto esclusivo ma anche popolare; nel fumetto poliziesco Nick Raider della Bonelli è la pipa più famosa in commercio che “vale 200 dollari”.
“Il nostro simbolo è il presidente Pertini che ha seguito la realizzazione nei nostri laboratori, ma anche Ivan Graziani e il maestro Pavarotti era un estimatore e un collezionista. Nei primi 10 minuti del film "The Hateful Eight" diretto da Quentin Tarantino, Kurt Russell si gusta una pipa firmata Mastro de Paja” ha raccontato uno dei titolari, Alberto Montini.
Le pipe artigianali italiane sono una eccellenza ammirata, desiderata e acquistata in tutto il mondo con numeri che sono in costante crescita. Nel video l'intervista a Alberto Montini, titolare Mastro de Paja.

Valentina Antonioli

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