PICASSO vs NAZI: grandi mostre al cine sull'arte al tempo di Hitler

Soggetto (Didi Gnocchi) e regia (Claudio Poli) italianissimi così come le musiche (Anzovino) e la voce narrante di commento (Toni Servillo). Il docu-film della NEXO si avvale del patrocinio della Comunità ebraica di Milano e parla della NAZIONALIZZAZIONE DELLE MASSE di 80 anni fa, propaganda AGITPROP da MINCULPROP, secondo la strategia NAZI (tipica dei totalitarismi) del distruggere e saccheggiare l'arte contro, fuori dagli schemi perciò pericolosa per tutti i regimi, anche oggi. Un film che ci educa per fotogrammi e immagini, tratte da prestigiose mostre e opere internazionali, a pensare la creatività, l'inventiva, l'espressione artistica come universali. Picasso sostenne che LA PITTURA È UNO STRUMENTO DI GUERRA OFFENSIVO E DIFENSIVO perciò HITLER e l'ideologo del grande saccheggio d'Europa per 5 milioni di opere, GOERING, furono nemici dell'arte moderna a loro contemporanea imponendo la svolta ariana con la GRANDE ESPOSIZIONE DI ARTE GERMANICA visitata da oltre 2 milioni di persone del popolo. I nemici da combattere si chiamavano anche PAUL KLEE, KOKOSCHKA, DIX e CHAGALL.
HITLER e i suoi, però, accumularono tesori d'arte “degenerata d'incompetenti cialtroni” in collezioni esclusive e private, trafugate, attorniandosi del bello: perché!?
fz

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