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Presentata la nuova Stagione Teatrale, parola d'ordine: collaborazioni

28 set 2015
Presentata la nuova Stagione TeatralePresentata la nuova Stagione Teatrale, parola d'ordine: collaborazioni
Presentata la nuova Stagione Teatrale, parola d'ordine: collaborazioni - Tante le novità ma anche conferme, come la distribuzione degli spettacoli tra il Nuovo di Dogana, do...
Ritorna la Stagione teatrale di San Marino Teatro che si rilancia attraverso sinergie tra pubblico e privato per offrire un Cartellone – sono oltre 20 gli eventi in programma - sempre più ampio e articolato.
Tante le novità ma anche conferme, come la distribuzione degli spettacoli tra il Nuovo di Dogana, dove andranno in scena gli appuntamenti “mainstream”, e il Teatro Titano, location più intima e suggestiva.
Novità, si diceva. Prima fra tutte la programmazione del segmento “SPERIMENTAL(A)MENTE”: giovani autori e giovani interpreti che si metteranno in gioco attraverso “l'imprevedibile”. Questa si aggiunge alle 3 rassegne di già comprovata efficacia: Identità teatrali, Microphonie e “Lo schermo sul leggio” ideato e diretto da Ivano Marescotti.
Una Stagione all'insegna delle collaborazioni: proseguirà infatti, col supporto del Dipartimenti delle Scienze Umane dell'Università di San Marino, il progetto “DIVERSIAMOCI” che prevede spettacoli rivolti ai ragazzi per la formazione di una cittadinanza consapevole.
Contaminazioni dentro, ma anche fuori la Repubblica: dopo la definizione dell'accordo di collaborazione turistica tra San Marino e il comune di Riccione, le due stagioni teatrali offriranno la possibilità per i propri spettatori di partecipare agli spettacoli dell'altra con l'agevolazione del biglietto ridotto.
Tre, per ora – perché non si escludono sorprese – gli appuntamenti fuori abbonamento: una doppia data dell'illusionista contemporaneo Arturo Brachetti, l'Amleto di Shakespeare in lingua originale recitato dalla compagnia “Shakespeare's Globe Theatre, e – notizia di questa mattina – il balletto nazionale di Georgia.

FM

Nel video le interviste a Giuseppe Maria Morganti, Segretario di Stato alla Cultura, e Paolo Rondelli, Direttore degli Istituti Culturali

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