Previsioni tutte rispettate a Eurovision Song Contest di Torino: vince l'Ucraina, che ha convinto soprattutto il televoto del pubblico. E così l'Ucraina porta a casa il trofeo, nel periodo probabilmente tra i più tragici della sua storia. Voto politico? Forse. Ma la Kalush Orchestra ha convinto il pubblico, con la sua “Stefania”, canzone dedicata alla madre del cantante, ma che parla anche di pace. Al termine della performance, l'appello ad aiutare il loro Paese, e Mariupol, in realtà contravvenendo al regolamento eurovisivo, che vieta messaggi politici. L'ultima vittoria dell'Ucraina risaliva al 2016, con Jamala.
A contendere la vittoria quest'anno c'era il Regno Unito, con Sam Ryder, premiato soprattutto dalle giurie: ma mai come quest'anno abbiamo assistito ad uno scollamento totale tra il voto delle giurie e quello del pubblico: le giurie, compresa quella di San Marino, con Labiuse spokesperson, hanno preferito la Spagna o la Grecia, che invece finiscono poi terza e settima. Bene anche l'Italia, al sesto posto. Ottima la performance di Mahmood e Blanco, con “Brividi” cantata da tutto il Pala Alpitour di Torino. Ecco cosa ci avevano detto i futuri vincitori a poche ore dal gran finale ucraina E così è andata, la vittoria è arrivata e chissà che non porti a svolte ben più importanti di una gara canora.
Nel servizio l'intervista a Kalush Orchestra, cantanti Ucraina
