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Prima nazionale, in Italia, dell’ultimo film di Pupi Avati "Una sconfinata giovinezza"

7 ott 2010
Prima nazionale, in Italia, dell?ultimo film di Pupi Avati
Prima nazionale, in Italia, dell?ultimo film di Pupi Avati
Il signore di mezz’età nato nel secolo scorso, ritratto in due fotografie d’epoca in bianco e nero, è il medico tedesco Aloisius alias Alois Alzheimer con famiglia e prole al seguito al momento della scoperta dell’omonima malattia. Un secondo attempato signore è invece il regista Pupi Avati, che della famigerata malattia, ha fatto un capolavoro filmico, famigliare: un dramma - a tratti ironico - dell’amore tra due coniugi ridotti, in piena maturità allo stato di eterni bambini, possiamo dire senza forzatura, grazie all’Alzheimer. Il terzo modesto incomodo, indiretto testimone del connubio clinico-cinematografico, è il cronista locale, che ha raccolto la testimonianza esclusiva dell’autore in quel del lago d’Iseo sponda bergamasca (cortoLovere Film Festival):- “al secondo tempo della seconda parte della vita ho voluto raccontare la malattia senile nonostante io sia, a 72 anni, sano come un pesce… di lago”.

Francesco Zingrillo

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