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Prix Italia, il segretario generale Annalisa Bruchi: "Sarà un'edizione che rispecchia i tempi"

Tre produzioni di San Marino RTV in concorso. Per Bruchi si tratta di "un’opportunità anche per i broadcaster più piccoli"

di Alice Possidente
9 set 2020
Prix Italia, il segretario generale Annalisa Bruchi: "Sarà un'edizione che rispecchia i tempi"
Prix Italia, il segretario generale Annalisa Bruchi: "Sarà un'edizione che rispecchia i tempi"

Sarà un Prix Italia differente, quello del 2020. “Un’edizione che rispecchia i tempi” la definisce Annalisa Bruchi, dirigente e segretario generale del Prix Italia.

Il prestigioso concorso internazionale, organizzato dalla Rai, che premia programmi di qualità radiofonici, televisivi e da qualche anno anche per il web, quest’anno sarà ibrido. "Sarà un esperimento televisivo interessante: i giurati si riuniscono in newsroom virtuali – spiega Bruchi a San Marino RTV -. Invece in presenza verranno i presidenti di ogni giuria e verrà eletto e nominato il prodotto vincente per ciascuna categoria. Un’edizione al passo con i tempi”. Tra i giurati, due saranno di San Marino RTV: Alessandro Capicchioni e Lia Fiorio.

La settantaduesima edizione si svolgerà dal 24 al 26 settembre. Oltre 250 prodotti provenienti dai cinque continenti. "Abbiamo broadcaster prevenienti da Colombia, Danimarca, Francia, Monaco, Uruguay, Thailandia, Venezuela, Gran Bretagna - continua Bruchi -. Una risposta molto importante che riflette la vitalità di questo panorama mediatico". 

Il concorso di quest'anno sarà interessante perché in qualche modo racconterà l'emergenza sanitaria. Si tratta, spiega Bruchi, di "un momento in cui si riunisce una comunità internazionale, dove nascono coproduzioni, dove si riesce a confrontarci soprattutto dopo un dramma come quello che abbiamo vissuto. Sarà interessante confrontare i prodotti che sono stati presentati e che raccontano questa emergenza".

In concorso ci sono anche tre produzioni della San Marino RTV. Due documentari televisivi “Nave Vespucci 2019 - Da Alicante all'Elba” e “Speciale Rally Legend”, e, come programma radiofonico, “Radio Tutti”. "Fa molto piacere la vostra partecipazione e la vostra presenza - commenta Bruchi -.  È importante anche il confronto con i grandi broadcaster, che magari fanno grandi investimenti. Quella che viene premiata al Prix è l’idea, l’originalità e anche un’opportunità per i più piccoli, una visibilità che altrimenti non avrebbero". 

"A me piace definirla l’edizione della ripartenza" conclude Bruchi. Il concorso è nato dopo la seconda guerra mondiale, nel 1948, e da allora, spiega, "non si è mai fermato e non si ferma neanche adesso la voglia di ripartire e comunque di rimettercela tutta".


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