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Recuperare una tecnica ancestrale e rivisitarla in chiave design: ecco Soroptimist

1 set 2012
Recuperare una tecnica ancestrale e rivisitarla in chiave design: ecco SoroptimistRecuperare una tecnica ancestrale e rivisitarla in chiave design: ecco Soroptimist
Recuperare una tecnica ancestrale e rivisitarla in chiave design: ecco Soroptimist - Servono cuore ed energia per creare. Così come servono cuore ed energia per aiutare gli altri. Arte...
Servono cuore ed energia per creare. Così come servono cuore ed energia per aiutare gli altri. Arte e solidarietà sono la missione del Soroptimist. Ne è la prova il progetto Rwanda, teatro di un feroce genocidio e di povertà assoluta, ma oggi anche luogo di speranza, che nasce dalle mani delle donne, vera risorsa del continente africano. La missione del Soroptimist è ormai nota: farle diventare protagoniste attive dello sviluppo della loro comunità. Un impegno riconosciuto dai Capitani Reggenti, che hanno fatto riferimento ai valori di solidarietà e apertura al prossimo, cardini della storia millenaria sammarinese. Fino al 20 settembre i gioielli del Rwanda saranno esposti nella Galleria della Cassa di Risparmio. Ogni monile in fibra naturale è frutto del lavoro delle artigiane ruandesi. Tutto nasce da una felice intuizione: recuperare una tecnica ancestrale e rivisitarla in chiave design. L’idea si sviluppa concretamente nell’Università del Titano e in quella di Venezia, attraverso workshop al Centro San Marco di Kigali, fino alle cooperative Agatako e Camk. I gioielli vengono prodotti e messi sul mercato. Alice Cappelli è una giovane designer che ha seguito il progetto fin dalla sua nascita. Ha accompagnato – come formatrice - il lavoro delle artigiane Africane. Ecco cosa l’ha colpita.
[Nel servizio le interviste a: Kathy Kaaf Presidente Soroptimist International of Europe; Alice Cappelli designer]

Monica Fabbri

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