Rivive la storia del treno biancoazzurro

È l’agosto 1926 quando Benito Mussolini sale a San Marino e incontra il segretario di stato Giuliano Gozi. Si discute della necessità di dotare la Repubblica di un collegamento rapido con l’Italia. Nasce l’idea della linea ferroviaria Rimini-San Marino. Vedendo la bellezza del Titano e su richiesta dello stesso Gozi, il Duce decide: la linea si farà, e non solo fino a Serravalle, arriverà fino su in Città. Costumi, mezzi, personaggi, tutto ricostruito nel dettaglio, nella fedeltà storica all’epoca per il documentario sul treno bianco-azzurro, per la regia di Philippe Macina. E’ la scena del momento della decisione, quello che porterà, l’anno successivo - 1927 - alla firma della convenzione che impegna lo Stato italiano alla costruzione, a proprie spese, della linea ferroviaria. Il prezzo da pagare per San Marino, sarà la concessione all’Italia dell’esercizio delle trasmissioni radio per 10 anni. Sulla pellicola, un momento di vita contadina durante la trebbiatura. Originali la macchina e il trattore, d’epoca anche l’auto, una Fiat 509.
Si torna al passato, registrato però con i mezzi del futuro, all’avanguardia come tecnologia per la ripresa dall’alto l’uso del modellino d’elicottero che porta una telecamera in HD, radiotelecomandato. Il documentario sulla vita del treno va avanti, supportato da segreteria al territorio e dalla associazione Treno bianco azzurro, sarà pronto entro l’anno.

Anna Sirotti

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