A Roma la casa di Alberto Sordi diventerà un museo aperto al pubblico

A casa di Alberto Sordi, la Fondazione che porta il nome del grande attore romano, ha premiato giovani neolaureati in architettura che hanno presentato progetti per trasformare la sua dimora in un museo aperto a tutti.

Entrare nella villa di via Druso è come entrare nella vita di Alberto Sordi: nella splendida dimora all'interno del parco archeologico delle Terme di Caracalla, il grande attore visse infatti quasi tutta la sua vita, dalla fine degli anni '50 alla morte, 14 anni fa. Ed è ancora tutto lì, come fosse stato lasciato il giorno prima: la camera da pranzo, il barbiere attiguo alla sua camera da letto, e il prezioso teatro, dove Sordi assisteva alle proiezioni anche dei suoi film.
Una vita riservata, la sua: a pochissimi era consentito l'accesso alla casa. Uno di questi era Walter Veltroni.
Parte della villa diverrà un museo aperto al pubblico, per celebrare Sordi e la storia del cinema: premiati tre gruppi di architetti, con meno di 30 anni, laureati a La Sapienza di Roma, che hanno prospettato gli spazi, senza intaccare la casa. La Fondazione Alberto Sordi per i giovani, presieduta da Carlo Verdone, ha segnalato i tre progetti migliori.
Verdone, tra i mille impegni, sta iniziando una collaborazione con l'Università di San Marino: sarà docente al corso in produzione cinematografica.

Francesca Biliotti

Nel video le interviste a Walter Veltroni presidente onorario Fondazione Museo Alberto Sordi; Carlo Verdone presidente Fondazione Alberto Sordi per i giovani

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