ROMOLO&REMO: le origini

Luce naturale, ambientazioni estremamente crude e realistiche, sottotitoli agili e brevi facilmente leggibili lasciano comprendere alcune parole latine storiche e arcaiche (niente di preistorico nonostante pellicce, mazze e sacrifici umani) che identificano un periodo tra l'VIII e il VII secolo prima di Cristo. Protagonisti il fiume sacro TEVERE, Alba Longa e i popoli pastori, allevatori e pescatori (comunque cacciatori) anche etruschi, tra colli (romani) e acquitrini lacustri.
ROMOLO e REMO sono fratelli (gemelli della Lupa?) diversi tra loro ma uniti dal destino governeranno insieme il popolo di Roma col sacrificio (rituale e famigliare). Il PRIMO RE sarà ROMOLO (Alessio Lapice) ma solo grazie alla morte di REMO (Alessandro Borghi) unificheranno tribù, anime e cuori, con il culto e la spada.
(P.S.), POSCRITTO, (post scriptum): esempio cinematografico italianissimo e nostrano unico e irripetibile coprodotto dai belgi costato 9 milioni di euro gioca sull'effetto dialetto romagnolo usato dal regista nel film “VELOCE COME IL VENTO”: nulla a che vedere con AMARCORD...
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