EMILIA ROMAGNA TEATRO

Russi che fuggono dai russi come noi

Prima giornata forlivese del Festival di Accademia Perduta COLPI DI SCENA aperto da Teodoro Bonci Del Bene con “Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la Russia”

Quanti sono gli artisti russi che non possono tornare a casa, altrimenti... Bonci Del Bene (“Il giovane attore e artista!”) ci è stato 5 anni e ne parla sulle immagini scattate a Mosca durante la permanenza. Il protagonista viene in città dalla provincia povera e rurale dove d'inverno fa -40: e non c'è lavoro e neanche lo Stato. Lui diventa un comico alla moda, scapestrato e deviato, si direbbe asociale e disadattato; e prende in giro pure il (compagno) presidente e il suo entourage. Lui lo sa che sul palco rischia la vita per guardare fino in fondo e ascoltare la gente invece di vedere e sentire (come tutti) e basta. Il titolo richiama il DOTTOR STRANAMORE di Kubrick, cita in poesia Pushkin eVyrypaev, la stand up comedy bielorussa e uno youtuber in esilio. Uno spettacolo sociale sulla libertà (e sulla differenza tra paura e fifa) non solo per i russi...

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