L'ultima opera di Nicolai Lilin – diventato famoso nel 2009 per il suo Educazione Siberiana - è stata presentata, a Villa Manzoni, davanti ad un pubblico numerosissimo ed attento. Un autore che, dell'elemento autobiografico, ha fatto un perno centrale della propria narrazione. Dalle comunità dei “criminali onesti” della Transnistria, alla ferocia selvaggia della guerra in Cecenia. Il miracolo di Lilin è essere riuscito a dare un senso alle vicende di violenza, che ha vissuto sulla propria pelle, diventando uno scrittore famoso, ma non solo; perché le sue analisi eterodosse, sui conflitti contemporanei, in particolar modo quello in corso in Ucraina, hanno suscitato grande interesse
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