E' polemica sui social network per una performance ospitata nel programma di Santarcangelo dei Teatri, il 45/o festival internazionale del teatro in piazza che si chiude oggi, dopo dieci giorni, nella cittadina riminese. Un artista, Frank Willens, ha ballato nudo nello spazio retrostante il teatro del Lavatoio, mentre all'interno del teatro lo stesso spettacolo è stato proposto da Boris Charmatz: immagini della rappresentazione, che lo riprendono nell'atto di orinare alla presenza del pubblico, sono state pubblicate su alcuni siti Facebook, provocando vari commenti pro e contro l'esibizione. Qualcuno ha anche minacciato di presentare una denuncia alla magistratura.
"Un corpo, un danzatore, che si fa fontana, facendo sgorgare uno spruzzo di pipì, nella posa del Manneken Pis di Bruxelles. Si tratta non già di una facile provocazione, che sarebbe peraltro puerile e poco efficace, ma di una dichiarazione rispetto al rapporto tra danza e storia, tra dimensione dell'arte e dimensione della vita individuale e politica". Silvia Bottiroli, direttrice artistica del Santarcangelo festival, spiega così "l'immagine che ha fatto discutere in queste ore dopo essere stata vista da spettatori in diverse città europee e in alcuni dei maggiori festival di danza". Una scena - aggiunge - che è una citazione da uno spettacolo del coreografo francese Jerome Bel, fondatore del movimento della cosiddetta 'non danza', e che parte da 'Fontaine' di Marcel Duchamp "e la attraversa abbandonando l'oggetto per lasciare alla scena l'atto". Lo spettacolo presentato a Santarcangelo - '(unitled) (2000)', ultimo lavoro coreografico firmato da Tino Sehgal prima della sua conversione alle arti visive - a 15 anni dal debutto è ora affidato al coreografo francese Boris Charmatz e portato in tournèe dal suo Musée de la Danse, e danzato dallo stesso Charmatz e da Frank Willens, formatosi con William Forsythe. I 50 minuti dello spettacolo (sovvenzionato tra l'altro dal ministero della Cultura francese e realizzato per il festival romagnolo grazie al sostegno dell'Institut Français Italia) "ripercorrono cent'anni di storia della danza", sottolinea Silvia Bottiroli. "Fa riflettere - commenta la direttrice artistica - che a suscitare un dibattito politico e a creare scandalo sia il gesto ordinario di una pipì, incorniciato in un gioco di citazioni artistiche che rimanda a Duchamp e firmato da uno dei maggiori artisti contemporanei del mondo. Forse davvero 'guardare non è più un atto innocente'".
"Un corpo, un danzatore, che si fa fontana, facendo sgorgare uno spruzzo di pipì, nella posa del Manneken Pis di Bruxelles. Si tratta non già di una facile provocazione, che sarebbe peraltro puerile e poco efficace, ma di una dichiarazione rispetto al rapporto tra danza e storia, tra dimensione dell'arte e dimensione della vita individuale e politica". Silvia Bottiroli, direttrice artistica del Santarcangelo festival, spiega così "l'immagine che ha fatto discutere in queste ore dopo essere stata vista da spettatori in diverse città europee e in alcuni dei maggiori festival di danza". Una scena - aggiunge - che è una citazione da uno spettacolo del coreografo francese Jerome Bel, fondatore del movimento della cosiddetta 'non danza', e che parte da 'Fontaine' di Marcel Duchamp "e la attraversa abbandonando l'oggetto per lasciare alla scena l'atto". Lo spettacolo presentato a Santarcangelo - '(unitled) (2000)', ultimo lavoro coreografico firmato da Tino Sehgal prima della sua conversione alle arti visive - a 15 anni dal debutto è ora affidato al coreografo francese Boris Charmatz e portato in tournèe dal suo Musée de la Danse, e danzato dallo stesso Charmatz e da Frank Willens, formatosi con William Forsythe. I 50 minuti dello spettacolo (sovvenzionato tra l'altro dal ministero della Cultura francese e realizzato per il festival romagnolo grazie al sostegno dell'Institut Français Italia) "ripercorrono cent'anni di storia della danza", sottolinea Silvia Bottiroli. "Fa riflettere - commenta la direttrice artistica - che a suscitare un dibattito politico e a creare scandalo sia il gesto ordinario di una pipì, incorniciato in un gioco di citazioni artistiche che rimanda a Duchamp e firmato da uno dei maggiori artisti contemporanei del mondo. Forse davvero 'guardare non è più un atto innocente'".
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