Si è conclusa stanotte "La Tomatina" battaglia dei pomodori di Spagna

E pensare che Cortes, il conquistador, lo chiamava il pomme d’amour alla francese: il pomo d’oro dell’amore dedicato alla regina Elisabetta dai botanici inglesi nel settecento. Oggi in Spagna a pochi chilometri da Valencia se lo tirano in faccia, il sugoso frutto degli aztechi – il tomatl, appunto- e addosso, senza risparmiare ragazze da marito e signore di mezza età: ai tempi le donne non si sfioravano nemmeno con un fiore… adesso per la festa di San Luigi patrono, ci si prende a mazzate inscenando una vera e propria battaglia all’ultimo sugo fino a notte fonda; poi suona la fanfara due volte e tutto finisce in passata verace lungo le calli e impiastricciate vie di Bunol: la cittadina della tomatina sin dalle prime battaglie intorno al 1940-45 quando i ragazzi del paese cominciarono a tirarsene un pochito di tomatita rubra fino alle tonnellate dei giorni nostri. Al grido di “Evviva la tomatina… vivva la tomatina” sulla falsariga della Gasolina, muniti di maschere da sub e occhialoni, è permesso di tutto in nome del tomate, o tomato ( tomeitcio) anglosassone, alla faccia della regina.
Francesco Zingrillo

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