Sul palco del teatro Titano ieri sera uno spettacolo tra romanzesco e fatti storici. I delitti del Mostro di Firenze intrecciati alla strategia della tensione in atto negli anni di piombo: episodi di violenza che seminavano il terrore in Italia, e dai quali ha tratto ispirazione prima il romanzo-inchiesta “Cui prodest” di Alessandro Bartolomeoli, e ora l'omonimo dramma teatrale portato in scena da Alessio Caruso e Martino Duane, per la regia di Stefano Oddi. A muovere le fila del racconto anche l'elemento esoterico - di fantasia - costituito dalla setta elitaria 'La Rosa Rossa'. Protagonista è un giovane scrittore che pubblica un libro proprio sugli anni del terrorismo, scoprendo una relazione tra lo stragismo e certi delitti. In cambio del suo silenzio saranno poi gli stessi poteri occulti ad offrirgli un compromesso: entrare a far parte dell'organizzazione con ogni riguardo e con successo letterario garantito, ma totale scapito della verità.
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