"Ti parlo di Noi", il romanzo di Sergio Barducci riempie il Comunale alla prima di Cesenatico

Una famiglia unita e la droga che entra a sconvolgerne gli assetti. Due fratelli: uno vittima delle tossicodipendenze, uno impegnato a proteggerlo da un “dolore evitabile” e che riapre quella vicenda dolorosa, racconta proprio a quel fratello che oggi non c'è più il dramma di allora, ma anche le cose belle che sono accadute dopo, come a colmare il vuoto che la sua morte ha lasciato.
Dolore e paura, impotenza, anche vergogna in anni difficili per intere generazioni, per tante famiglie italiane, in una storia potente, che da intima si fa universale, da personale diviene collettiva. Una “generazione scomparsa” – per lo psichiatra Vittorino Andreoli che firma la prefazione – protagonista di un momento storico che pare distante. “Ti parlo di noi” riporta l’attenzione sul dramma delle tossicodipendenze oggi, in un clima in cui l’allarme sociale sul fenomeno pare pericolosamente abbassarsi, dove le droghe si fanno sintetiche e – osserva sempre Andreoli – “prendono campo altre forme di dipendenza: quelle dai mondi digitali, da Internet”. Alla sua quarta produzione letteraria, secondo libro con Minerva, Sergio Barducci, cronista e scrittore, lascia il racconto giornalistico per il romanzo biografico, in percorso individuale coraggioso: dal raccontare le storie degli altri, alla ricerca di quella storia che “da sempre – dice - tenevo in un angolo del mio cuore e della mia memoria”. Come in un dialogo interrotto che riparte, rompe un silenzio, per farne testimonianza.

Nel video, l'intervista a Sergio Barducci

AS

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