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Umanità, cultura e giustizia: l'evento di presentazione del libro del Presidente del Tribunale Canzio

Un libro per giovani, che guarda all'Europa

19 nov 2021
Nel servizio Giovanni Canzio
Nel servizio Giovanni Canzio

E' un libro su un progetto di ricostruzione, per i giovani e che guarda all'Europa quello presentato prima in Udienza dai Capitani Reggenti, e poi al Kursaal. Scritto a quattro mani da Giovanni Canzio, Dirigente del tribunale Unico di San Marino e Primo Presidente emerito della corte Suprema di Cassazione italiana e da Francesca Fiecconi, Consigliere della Corte Suprema di Cassazione. “Giustizia per una riforma che guarda all'Europa” è una pubblicazione che mette in fila proposte operative per adeguare, in epoca post pandemica, il sistema giudiziario alla società italiana. Ed è sul taglio culturale dell'evento che insiste Canzio, nel sottolineare come l'evento di presentazione sia nato da Università e Istituto giuridico sammarinese ed accolto in questi termini dalla Segreteria Istruzione prima e da quella della Giustizia poi. “San Marino sta attraversando un momento riformatore importante proprio sotto l'autorevole guida del prof Canzio” ricorda il Segretario Massimo Andrea Ugolini:  “Abbiamo scritto il libro pensando all'Italia – dice il Presidente Canzio - in coerenza con il PNRR, ma gli eventi hanno voluto che coincidesse con un progetto riformatore importantissimo, in atto anche a San Marino. L'auspicio è che si arrivi ad una riforma”.



“Siamo consapevoli- hanno detto i Capi di Stato- che la fiducia che i cittadini ripongono nella giustizia si nutre non solo di una efficace funzionamento dell'amministrazione della giustizia, ma anche della percezione che essi hanno dell'indipendenza ed imparzialità dei singoli magistrati nell'esercizio concreto della loro funzioni ed autorevolezza nelle decisioni”. Ed è sullo spessore e le competenze dei magistrati, coinvolti in una riforma che riguarda sia Italia che San Marino, che il presidente Canzio insiste. “Uomini di cultura a tutto tondo devono essere in grado di decifrare in termini giuridici tutta la realtà che c'è dietro. Il giudice affronta problematiche non solo di natura giuridica ma anche economico bancarie, umane, sociali; il rapporto fra persone, tra genitori e figli, non solo sotto il profilo civile ma anche penale. Occorre alzare il livello delle capacità professionali, diventare uomini con una cultura a tutto tondo, andare a cinema, teatro, ascoltare musica. Uomini in grado di comprendere la realtà in cui viviamo perché la devono decifrare. Fare i processi significa decifrare in termini giuridici la realtà che sta dietro". Senza dimenticare l'umanità. Presente all'udienza Pietro Curzio, Primo presidente della Corte Suprema di Cassazione italiana, che all'evento di presentazione al Palazzo dei Congressi Kursaal ha ricordato come “una sentenza sia un atto di profondo umanità. A volte lo dimentichiamo, io credo che questo libro lo ricordi




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