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Un breve “si” d'Islanda da Oscar nel mondo

Anticipazione TV del cortometraggio islandese candidato all'imminente Oscar 2021, “YES-PEOPLE”, un'elegia animata sui significati sociali della parola “si”

di Francesco Zingrillo
24 apr 2021

L'autore dello “short” nominato dagli americani è Gìsli Dalli Halldòrson (giusto menzionarlo per l'idea semplice e folgorante) con un film breve sulla parolina islandese “ja” (pronuncia yow) che vuol dire tutto... non solo si. L'uso contestuale per immagini e disegni animati dell'espressione “YES-PEOPLE” ha fatto breccia in tutte le lingue (per l'uso famigliare, condominiale e sociale) in squarci di vita comuni (marito e moglie a tavola o l'insegnante di musica che annuisce) causa le abitudini quotidiane (dei genitori anziani o dei parenti tutti uguali...) che non cambiano a seconda della latitudine, anzi! In Islanda toni e mimica assomigliano a quelle siciliane e non si discostano molto da certe espressioni, tra l'italiano e il tedesco, in uso anche nelle zone ladine del Sud Tirolo che poi sarebbe l'Alto Adige. Certo l'uso che Gìsli fa dello 'yow-ja' si adatta a situazioni diametralmente avverse ma la parola, si, è l'unico testo della sceneggiatura del corto da Oscar e come un gene comune da nord a sud ci tocca tutti, perché!?

    fz




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