E' un tributo il quarto volume della collana del centro sammarinese di studi storici “Strumenti e documenti”, raro perché non capita spesso che la storia sociale di San Marino possa disporre di fonti narrative quali diari o memori epistolari. Le 95 lettere scritte dall'intellettuale teramano Melchiorre Delfico, una volta richiamato dopo il lungo esilio sammarinese, a Giuseppe Mercuri, esponente della nobiltà sammarinese, furono spedite tra il 1804 ed il 1818. Un canto nostalgico dell'esule che si sistemò a Borgo e si innamora subito di San Marino e della sua gente, un inno alla libertà che permette di conoscere profili umani e inediti di un protagonista della storia locale, in grado di fare conoscere le vicende del passato, le peculiarità e le caratteristiche di San Marino e dei sammarinesi.
In modo semplice e colloquiale, che richiama grande umanità i Capitani Reggenti hanno ringraziato il lavoro storico, il cui contributo è fondamentale anche per la salvaguardia della nostra identità, “per la valorizzazione del nostro patrimonio e delle nostre potenzialità. Risorsa preziosa per costruire il futuro” la cui ricerca storiografica scorre lungo un paradosso.
Che ci spiega, Nel video, il curatore del volume, il professore Girolamo Allegretti