13° Giornata Internazionale di Commemorazione dei lavoratori morti e feriti sul lavoro
Gli infortuni sono stimati in 270 milioni l’anno, mentre le malattie sono calcolate in 160 milioni di nuovi casi, e provocano annualmente 1 milione 700mila decessi.
E’ stato inoltre stimato che più della meta dei 355mila decessi che avvengono annualmente sui luoghi di lavoro si verificano nel settore agricolo, in cui è occupata la metà della manodopera mondiale.
Altri settori a rischio sono l’estrazione mineraria, l’edilizia e la pesca commerciale.
Ogni anno 12mila bambini perdono la vita sul lavoro; le sostanze tossiche causano la morte di 340mila lavoratori all’anno. Il solo amianto provoca circa 100mila vittime.
Anche a San Marino il bilancio è grave: negli ultimi 15 anni, i morti sono stati 11, mentre continuano a registrarsi ogni anno diverse centinaia di infortuni professionali, anche gravi. La giornata internazionale di commemorazione, alla quale anche la Csu ha aderito, rappresenta un’altra occasione per sollecitare governo, imprese e organismi preposti, sottolineano i sindacati, a mettere in campo ogni azione necessaria per rendere pienamente esecutive le norme di legge sulla sicurezza.
Csdl e Cdls auspicano che anche San Marino riconosca ufficialmente il 28 aprile come giornata di commemorazione, così come hanno già fatto altri 19 Paesi nel mondo.