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16° Congresso CDLS: formazione e contratti tra i temi evidenziati dai delegati. Richiami alla crisi interna alla Csu

12 ott 2021
Dal Palace Silvia Pelliccioni
Dal Palace Silvia Pelliccioni

Sono ripresi questa mattina i lavori del 16° Congresso della CDLS. Oggi protagonisti gli interventi dei delegati. 280 quelli a Congresso. Una ventina gli interventi in mattinata, di certo altrettanti nel pomeriggio. Tra i tanti temi toccati focus sulla formazione, “la riqualificazione attraverso la formazione in tutti i settori, specialmente – si è detto – nella pubblica amministrazione per adeguarla cambiamenti tecnologici avvenuti”. Occhi puntati poi sui contratti, alcuni dei quali scaduti da oltre 10 anni, rimarcando la necessità di lanciare una strategia forte. CDLS pronta anche alla mobilitazione contro questa lunga paralisi contrattuale. Poi il capitolo welfare: “C'è bisogno – hanno sottolineato i delegati – di più stato sociale universalistico”. Non sono mancati neppure riferimenti ai rapporti con la Confederazione del Lavoro, ormai da tempo incrinati. “Da mesi – è stato fatto notare - non si riunisce la segreteria Csu. Occorre un chiarimento”.



Nella serata di ieri invece ad aprire i lavori la relazione di Gianluca Montanari, segretario generale uscente, avviato probabilmente alla riconferma. Ha molto insistito sui nodi debito pubblico, riforme strutturali, rapporti con l’Europa. Questioni da inquadrare tutte all’interno di un’unica cornice, ossia quale Progetto-Paese costruire per dare un solido futuro a San Marino. Quindi l'appello finale: quello di "mettere in campo una ‘cabina di regia’ per il risanamento del sistema”. Prima della relazione di Montanari, spazio al ricordo delle vittime del Covid in territorio, sulle note dell'inno nazionale accompagnato da 91 bandiere biancoazzurre esposte alle finestre e ai balconi nella prima ondata pandemica.




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