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18 pagine il documento di spending review. Tra tagli e riorganizzazione, il nuovo volto della PA

25 lug 2013
18 pagine il documento di spending review. Tra tagli e riorganizzazione, il nuovo volto della PA
18 pagine il documento di spending review. Tra tagli e riorganizzazione, il nuovo volto della PA
Più snella, meno onerosa. Si parte dagli accorpamenti degli uffici: UASC insieme a Turismo; Archivio di Stato insieme alla Biblioteca, il Cons a gestire il Multieventi. Riorganizzazione che toccherà anche l'Ente Poste, Aasp e Aass, esternalizzando servizi. Poste e scuola, poi, nel mirino, rivedendo i tassi di sostituzione: “Una riduzione del 30% - segnala il documento – per 2 milioni di risparmio”. Ancora, per la scuola un ripensamento generale: dalla riduzione del personale ausiliario, all'eliminazione delle propine d'esame, revisione dell'erogazione dei contributi. A dieta tutte le segreterie di Stato, interessate da tagli alle spese e ai fondi per iniziative; 90mila euro verranno recuperati dalla soppressione di alcune festività; blocco, poi, per tutti i nuovi contratti e gli inserimenti sociali, voci che hanno pesato per 3 milioni e 400mila euro nel 2012.
Incentivati il pensionamento volontario e il part-time, e sul fronte stipendi si andrà verso la parità normativa e retributiva pubblico-privato. Giro di vite anche sul controllo delle presenze, soprattutto su scuola e sanità, con la nascita di un Commissione medica per valutare le idoneità e affidando la gestione amministrativa a personale non sanitario. Meno farmacie, con la soppressione di quelle periferiche; meno infermieri nei centri sanitari.
Capitolo a parte per Banca Centrale: “sarà il segretario di stato a rinnovare la convenzione con una riduzione del 30% sul 2012 dell'onere a carico della PA”.
Se la dieta prescritta non bastasse, previsto un prelievo di solidarietà su tutti gli stipendi del Pubblico Allargato e delle partecipate: il 3% - per un triennio e per retribuzioni superiori ai 1800 euro - per lasciare inalterato il fondo per gli ammortizzatori sociali.

Annamaria Sirotti

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