19 dipendenti e un Mixtere

19 dipendenti e un Mixtere.
Enzo Merlini e Giorgio Felici, segretari delle federazioni industria, denunciano una situazione di stallo determinata dal mancato accordo fra le due società interessate: la Gamble & Gamble e la Giochi del Titano.
Al punto che la società Giochi del Titano non ha ancora attrezzato una sala scommesse autonoma. Questo perché la trattativa è ancora in corso ma soprattutto perché l’Ente di Stato non autorizza l’utilizzo di impianti diversi da quelli usati nella sala Mixtère.
Problemi anche sul fronte contrattuale. Il sindacato parla di condizioni normative diverse e chiede alla Giochi del Titano di concordare i contratti e alla Gamble & Gamble di tenere i dipendenti a completo carico fino alla chiusura della trattativa. Intanto, secondo la società proprietaria di Mixtere, che fa capo all’imprenditore Piero Tonelli, la concessione viene trasferita per motivi politici ad un’altra società che, seppure a maggioranza Statale, vede la partecipazione di Associazioni di Imprenditori.
Se il modo di fare politica per lo sviluppo delle imprese, accusa la Gamble & Gamble, si concretizza nel chiudere un’attività funzionante, redditizia per lo Stato e gestita da sammarinesi conosciuti, facilmente identificabili e raggiungibili, permettendo, invece, il diffondersi di attività meno trasparenti, si capisce chiaramente perché, conclude la società, siamo lontani dall’Europa e diventiamo attraenti solo per quegli “imprenditori”che richiamano le camionette della Guardia di Finanza ai nostri confini.

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