Dal 2015 pareggio di bilancio d’obbligo per le regioni

Dal 2015 pareggio di bilancio d’obbligo per le regioni.
Dal prossimo anno, le regioni a statuto ordinario dovranno rispettare il pareggio di bilancio. Lo prevede, in anticipo sulla tabella di marcia prevista dalla legge 243/2012 (attuativa della riforma dell’articolo 81 della Costituzione introdotta dalla legge costituzionale 1/2012) la legge di stabilità 2015. I governatori (malgrado i 4 miliardi di tagli aggiuntivi che il provvedimento prevede per loro) dovranno conseguire un duplice obiettivo: 1) un saldo non negativo (in termini di competenza e cassa) fra entrate e spese finali; 2) un saldo non negativo (sempre di competenza e di cassa) fra entrate e spese correnti.
I vincoli scatteranno dal rendiconto 2015, mentre dal 2016 si estenderanno anche alla fase di previsione. Essi sostituiranno a tutti gli effetti i meccanismi del Patto di stabilità interno, le cui disposizioni dal 1° gennaio prossimo cesseranno di essere applicate alle predette regioni. Il pareggio di bilancio, peraltro, prevede un’architettura molto simile a quella del Patto, con tanto di obblighi di compilazione del prospetto dimostrativo da allegare al preventivo, nonché di monitoraggio trimestrale e certificazione finale, oltre all’abituale corredo di sanzioni: per chi sfora sono previste sanzioni pecuniarie, blocco delle assunzioni e dell’indebitamento, tagli alle indennità degli amministratori.

(italiaoggi.it)

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