Accordo contratto industria, esclusi Usl e Osla: "E' una cosa scandalosa"

“Non si sono comportati da gentiluomini” secondo il presidente dell’Osla Mirco Dolcini. L’accordo contrattuale con le sole firme di Csu e Anis “è una cosa scandalosa – prosegue – che crea caos in tutto il mondo dei datori di lavoro. Si va avanti piu’ per prassi che per diritto”. Dolcini annuncia la convocazione di un direttivo Osla a breve per uscire con una posizione articolata e ufficiale ma la scelta dell’Anis di andare avanti da sola peggiora i rapporti tra le due sigle imprenditoriali.
Rapporti che, sulla sponda sindacale, tra Csu e Usl non sono mai praticamente decollati e che ora diventano ancora più gelidi. “Vediamo che il sistema è sempre il solito – commenta il segretario generale dell’Unione Sammarinese Lavoratori, Francesco Biordi – Nonostante ci siano organizzazioni giuridicamente riconosciute, continuano a decidere tra di loro perché evidemtente ci sono degli equilibri da mantenere. Non so se c’è un disegno per escluderci. Comunque sta di fatto che la Csu firma ancora prima di sentire direttamente i lavoratori a conferma che l’accordo è un operazione di vertice calata dall’alto, quando invece San Marino avrebbe bisogno di coinvolgere tutti i soggetti”. Rammaricata la segretaria della federazione industria della Usl Francesca Busignani che entra nel merito dell’intesa Csu-Anis: “Il contratto – afferma – deve essere uno strumento per uscire dalla crisi e non un’aggravante per alcune tipologie lavorative. Nei modelli europei avanzati si va verso le 30 ore settimanali e qui si aumenta a 39, creando così ulteriore disoccupazione e peggiorando la qualità della vita dei lavoratori”.

Luca Salvatori

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