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Accordo Liechtenstein-Gran Bretagna per regolarizzazione dei conti correnti inglesi nel Principato

12 ago 2009
Accordo Liechtenstein-Gran Bretagna per regolarizzazione dei conti correnti inglesi nel Principato
Accordo Liechtenstein-Gran Bretagna per regolarizzazione dei conti correnti inglesi nel Principato
L’intesa fra Liechtenstein e Gran Bretagna segna la pace storica fra due paesi segnati da tensioni di carattere fiscale. Riguarda i fondi dei cittadini britannici, depositati nelle banche del Principato, per i quali prevede 5 anni di tempo per la regolarizzazione, o il ritiro dei capitali, pena la decisone delle banche di chiudere quei conti. Una sorta di scudo fiscale a lungo termine che costringerà al pagamento di una penale del 10% e delle tasse arretrate degli ultimi 10 anni.
Quello della riservatezza è un tema fortemente sentito dai piccoli Stati europei, e in particolare da San Marino, che guarda con interesse alle evoluzioni nei rapporti tra gli stati.
“Dopo l’ultimo G20 – commenta il Segretario alle Finanze, Gabriele Gatti – tutti i Paesi stanno andando verso la collaborazione. Del resto – aggiunge – il modello Ocse è ormai un punto di riferimento dal quale nessuno può derogare. Bene ha fatto San Marino - dichiara il responsabile delle politiche finanziarie - ad assumere il preciso impegno di adeguamento a quei canoni e a lavorare per raggiungere i 12 accordi previsti per uscire dalla Grey List”.
La pressione internazionale è infatti sempre più forte, e di conseguenza la necessità di garantire trasparenza. Una condizione che di fatto ha depotenziato il segreto bancario, anche se di fatto non è mai stato così assoluto. Le banche, infatti, hanno sempre avuto l'obbligo di collaborare con la Magistratura in caso di specifiche attività illecite, e poi ci sono le nuove norme antiterrorismo.
“Di fronte a certi reati – afferma il Segretario Gatti – i paesi devono essere fortemente collaborativi, per combattere il riciclaggio e le organizzazioni malavitose”. La scommessa è quella di avviare forme di collaborazione che possano contrastare la criminalità senza però intaccare quel valore aggiunto rappresentato proprio dalla riservatezza. Una quadratura del cerchio non certo facile. “Chiunque non sia coinvolto in azioni illecite – conclude il Segretario alle Finanze – continuerà ad essere tutelato nella privacy con la consuetudine delle banche sammarinesi a garantire la riservatezza”.

Sergio Barducci

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