Aeradria, la procura di Rimini rigetta il concordato

Non c'è stato ancora nessun "avviso di garanzia" per i membri del Cda dell'aeroporto Fellini. Sono iscritti però nel registro degli indagati dopo il parere negativo della Procura al concordato di continuità per Aeradria. Si contestano la misura scelta e la veridicità degli atti presentati in Tribunale. Iniziamo dalla violazione dell'articolo 236 della Legge Fallimentare. Ovvero essersi attribuiti attività inesistenti o aver simulato crediti del tutto o in parte inesistenti per accedere alla procedura di salvataggio. Aeradria vantando questo questi crediti dagli enti enti pubblici aveva potuto ottenere parecchi milioni dalle banche, 9 solo dalla Carim.
Sono 2 le motivazioni per cui la procura ha dato parere negativo: Aeradria società partecipata soprattutto da enti pubblici non può fallire e non può accedere al concordato ma va sottoposta all'amministrazione controllata di un commissario nominato dal Ministero dei Trasporti.
La seconda è quella che ha dato origine al procedimento penale e che entra nel merito dei dati presentati al tribunale considerati mendaci. “Abbiamo ascoltato con attenzione le considerazioni e le contestazioni del Pubblico Ministero e saremo in grado di rispondere puntualmente su ciascun punto in vista della prossima udienza ha dichiarato il presidente di Aeradria Masini. Confermiamo che tutti gli atti, le attività e le azioni precedenti, sono sempre state adottate nell’interesse superiore dell’Aeroporto internazionale Federico Fellini di Rimini-San Marino, delle sue attività volative e del suo sviluppo futuro”. L'udienza è aggiornata al 6 maggio.

Valentina Antonioli

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