Africa: Prodi riunisce a Bologna capi di Stato, esperti e diplomatici per parlare di sviluppo

Pace, cooperazione e rafforzamento dell’Unione Africana nel suo ruolo di interlocutore per il “mondo occidentale”. Sono le priorità indicate da Romano Prodi nell’incontro organizzato dalla Fondazione per la collaborazione fra i popoli, da lui presieduta. “Africa: 53 Paesi, una sola Unione”, il titolo del forum, più che mai esplicativo della visione maturata dall’ex presidente del consiglio dei ministri e della Commissione europea durante l’esperienza alla guida del panel dell’Onu per il peacekeeping. “L’Africa ha assoluto bisogno di pace ma c’è altrettanta necessità di lavorare insieme”, ha detto. “Finora le relazioni sono state bilaterali e questo ha frammentato i rapporti e le politiche”. Visione condivisa anche dall’ex presidente del Sudafrica Thabo Mbeki. Al termine della sua disamina Prodi ha lanciato un’idea: “Il modello cui l’Europa e l’Occidente dovrebbero ispirarsi per le politiche di aiuto e sostegno all’Africa è quello del piano Marshall, messo in piedi dagli Stati Uniti al termine della seconda guerra mondiale per l’Europa distrutta. Non era infatti limitato alle infrastrutture, ma orientato anche alla ricostruzione della struttura finanziaria ed economica”. Dal presidente del Senegal, Abdoulaye Wade, l’invito alle imprese europee di investire e produrre in Africa in una prospettiva di interesse reciproco.

Silvia Pelliccioni

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