Ammortizzatori sociali: approvata la legge

“Una legge approvata a larghissima maggioranza perché condivisa – commenta così il Segretario Marcucci – Crediamo che in questo momento di congiuntura sfavorevole – spiega – gli ammortizzatori possano servire ai lavoratori e alle loro famiglie. Il provvedimento dà prospettiva al Paese, per esempio, perché prevede la formazione per i lavoratori, quindi la riqualificazione del personale e il reinserimento in strutture economiche del Titano”.
La cassa integrazione viene estesa a tutti i settori, anche se le decisioni, che oggi venivano prese all’unanimità, verranno adottate a maggioranza. Particolare, questo, che non ha reso felice il sindacato. Ma la legge assicura nuove coperture dopo la mobilità, scatta la disoccupazione, a scaglioni, per un anno. Inoltre viene introdotto un nuovo istituto per gli over 50 e, in generale, per le categorie di lavoratori più difficili da ricollocare, come le donne. Si tratta del reinserimento lavorativo, che assicura un anno di copertura in più. Gli importi sono più bassi rispetto alla mobilità ma garantisce la copertura ai fini pensionistici. L’Anis però espone i suoi dubbi. “Anche noi siamo favorevoli a potenziare gli ammortizzatori – dice il Direttore, Carlo Giorgi - ma per un tempo determinato perché consentisse di affrontare gli anni della crisi. Ora aumenteranno i costi e la burocrazia, ma manca la copertura”. “Non è vero che non ci sono i fondi – ribadisce Marcucci – ad oggi ci sono, il futuro non lo conosce nessuno”.

Francesca Biliotti

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