Cinque i settori presi in considerazione: servizi, produzione, commercio all’ingrosso, commercio al dettaglio, altro, che evidenziano un’economia in crescita, soprattutto in termini quantitativi: 2.856 le società, 1.377 le aziende individuali.
Il fatturato registra un aumento medio del 5%, anche se con grandi differenze tra settore e settore. Per commercio al dettaglio, servizi e altro c’è stato un aumento nettamente superiore alla media, rispettivamente del 9,2%, del 7,5% e del 6,7%, mentre nel settore produzione e commercio all’ingrosso l’aumento è stato inferiore alla media, in particolare il commercio all’ingrosso registra un incremento minimo dell’1,4%.
Sono le società del settore produzione a generare il 40,9% del fatturato complessivo, pur avendo numericamente un peso limitato rispetto al totale delle società operanti in territorio, del 15,6%. Anche le società dei servizi hanno un peso importante in termini di fatturato: da esse deriva quasi il 33% del fatturato totale. Il 75,9% delle società di servizi ha un fatturato pari o inferiore ai 500mila euro. Oltre il 90% delle aziende presenta un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro.
Nel 2004-2005 aumenta il costo per il consumo di materie e servizi, che passa dai 3.081 milioni di euro nel 2004 ai 3.223 milioni nel 2005. Su questo aumento incide in maniera evidente anche l’incremento dei costi per servizi, del 15,5%.
Il risultato d’esercizio subisce una flessione del 3,9%, passando da 105,4 milioni di euro nel 2004 a 101,4 milioni nel 2005, a causa di una diminuzione dell’utile della gestione extra caratteristica, del 30,6%, e di un incremento degli oneri finanziari e delle imposte e tasse. I primi sono aumentati del 5,3%, imposte e tasse del 12,2%.
Nelle 2.856 società prese in esame trovano occupazione quasi 12.500 addetti: il 50,1% opera in aziende del settore produzione, e in ciascuna azienda lavorano, di media, 14 dipendenti. Il costo del personale ammonta a 330,5 milioni di euro.
“Prendendo in esame i dati di oltre il 98% degli operatori economici – ha detto il presidente della camera di commercio Enzo Donald Mularoni – abbiamo la possibilità di offrire in maniera obiettiva la situazione economica generale del paese”.
Il fatturato registra un aumento medio del 5%, anche se con grandi differenze tra settore e settore. Per commercio al dettaglio, servizi e altro c’è stato un aumento nettamente superiore alla media, rispettivamente del 9,2%, del 7,5% e del 6,7%, mentre nel settore produzione e commercio all’ingrosso l’aumento è stato inferiore alla media, in particolare il commercio all’ingrosso registra un incremento minimo dell’1,4%.
Sono le società del settore produzione a generare il 40,9% del fatturato complessivo, pur avendo numericamente un peso limitato rispetto al totale delle società operanti in territorio, del 15,6%. Anche le società dei servizi hanno un peso importante in termini di fatturato: da esse deriva quasi il 33% del fatturato totale. Il 75,9% delle società di servizi ha un fatturato pari o inferiore ai 500mila euro. Oltre il 90% delle aziende presenta un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro.
Nel 2004-2005 aumenta il costo per il consumo di materie e servizi, che passa dai 3.081 milioni di euro nel 2004 ai 3.223 milioni nel 2005. Su questo aumento incide in maniera evidente anche l’incremento dei costi per servizi, del 15,5%.
Il risultato d’esercizio subisce una flessione del 3,9%, passando da 105,4 milioni di euro nel 2004 a 101,4 milioni nel 2005, a causa di una diminuzione dell’utile della gestione extra caratteristica, del 30,6%, e di un incremento degli oneri finanziari e delle imposte e tasse. I primi sono aumentati del 5,3%, imposte e tasse del 12,2%.
Nelle 2.856 società prese in esame trovano occupazione quasi 12.500 addetti: il 50,1% opera in aziende del settore produzione, e in ciascuna azienda lavorano, di media, 14 dipendenti. Il costo del personale ammonta a 330,5 milioni di euro.
“Prendendo in esame i dati di oltre il 98% degli operatori economici – ha detto il presidente della camera di commercio Enzo Donald Mularoni – abbiamo la possibilità di offrire in maniera obiettiva la situazione economica generale del paese”.
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