Non si lasciano andare a nessuna indiscrezione circa il tono del colloquio che la delegazione dell’Associazione degli Industriali, guidata dal Presidente, Paolo Rondelli, ha avuto ieri con la Reggenza. Una riservatezza che intendono mantenere. Le ipotesi sulle ragioni del loro incontro con i Capi di Stato, nella giornata di ieri si sono moltiplicate ma nessuna è supportata da conferme di alcun genere. A chi ha ventilato l’intenzione degli imprenditori di scendere in campo, l’Anis si limita a rispondere che loro sono un’associazione di industriali, impegnati nell’esercizio delle loro professioni ed attività, interessati a garantire il miglior funzionamento dell’economia e lontani dal mondo della politica. Il Paese sta attraversando un momento difficile, alla crisi globale si sommano le difficoltà interne al Paese, il loro intento è quello di portare un contributo alla risoluzione dei problemi, di partecipare con senso di responsabilità. Sempre stando alle indiscrezioni avrebbero qualche idea circa le priorità a cui dare risposte e i modi per affrontarle; progetti e prospettive delle quali avrebbero parlato con i Capitani Reggenti, con le massime espressioni dello Stato. Con loro si sono confrontati, hanno espresso le preoccupazioni del mondo imprenditoriale, illustrato gli scenari che i dati congiunturali spingono a prevedere. “Noi – dicono – stiamo facendo la nostra parte, confidiamo che tutti gli altri attori facciano la loro”. Intanto San Marino Fixing, il settimanale economico degli industriali, rivela una timida ripresa e un minor ricorso alla Cassa Integrazione e Guadagni nel mese di febbraio. Un segno leggermente in calo nel numero di aziende che ne hanno fatto ricorso, 121 contro le 136 del mese di gennaio. Numeri ancora elevati per la realtà sammarinese ma leggermente meno allarmanti di quelli precedenti.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
Riproduzione riservata ©
