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L'Anis sulla nascita del terzo sindacato: "Un equilibrio si rompe"

17 lug 2008
Carlo Giorgi
Carlo Giorgi
Gli industriali non hanno ancora fatto una valutazione ufficiale sulla nascita del terzo sindacato, ma non si stupiscono di questa nascita. “Si tratta di una novità non da poco – commenta Carlo Giorgi - dopo anni in cui si è consolidata l’idea dei due sindacati uniti nella Csu. Sicuramente – per il segretario Anis – un equilibrio si rompe. Manteniamo rispetto che dobbiamo a chi opera con noi, difende e porta avanti le istanze dei lavoratori”. L’Anis aspetta ora di vedere l’Usl all’opera, ma
l’attenzione è puntata alla situazione politica. “Siamo in momento critico e difficile, la politica le ha tentate un pò tutte, a questo punto approfittiamo della nuova legge e andiamo a votare – chiede Giorgi - trascinare in avanti governi su governi deprime l’immagine del paese”. E questo è un dato oggettivo per gli industriali che lamentano dieci anni di governi a singhiozzo. Il segretario Anis snocciola poi le questioni con le quali il mondo imprenditoriale si trova a combattere: “L’Accordo con l’Italia deve essere di contenuto – dice -. Le relazioni tra i due paesi hanno bisogno di un supporto politico. Sullo smaltimento dei rifiuti industriali si naviga a vista. 8 anni di trattative con l’Italia per arrivare a una soluzione che non funziona”. Entro i primi mesi del 2009 bisogna prevedere un’area di stoccaggio in territorio e “se lo Stato non lo fa, lo faremo noi privati”. “Le pensioni sono un problema reale, siamo indietro nell’efficienza della Pubblica Amministrazione, ritardi che stiamo accumulando e che portano ritardo al benessere dei cittadini”. Giorgi ha poca voglia di scherzare e non nasconde che i prossimi due anni saranno difficili “e anche se abbiamo un nucleo di imprese sano e forte, qualcuno ci lascerà le penne”.

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