L'Anis risponde allo sciopero con una riunione straordinaria. I numeri della Cig

Il sindacato scende in piazza, Assoindustria risponde con una assemblea straordinaria. Per parlare di rinnovo del contratto di lavoro e ammortizzatori sociali. In un momento così delicato del confronto “siamo chiamati ad assumere posizioni responsabili per guardare con fiducia al futuro del paese”, dicono i rappresentanti degli imprenditori, che rafforzano la loro posizione con i numeri: nelle aziende manifatturiere nell’ultimo anno si sono persi 500 posti di lavoro, la cassa integrazione ha coinvolto 1500 lavoratori ed è costata 8 milioni di euro.
Ma vengono segnali più incoraggianti dalla riunione della Commissione sulla cassa integrazione che fa il punto mese per mese dell’andamento occupazionale. Per novembre e dicembre sono state autorizzate le richieste avanzate da 135 aziende. Per un totale di 1050 dipendenti. Si tratta per la stragrande maggioranza di imprese manifatturiere, quelle che sembrano pagare il prezzo più alto di questa crisi. Ma sul tavolo della commissione anche pratiche del commercio ed edilizia. Numeri che sembrano confermare come il trend si sia stabilizzato al ribasso, dopo una media di 1660 dipendenti in Cig nei primi sette mesi dell’anno. Altro dato: le grandi aziende fanno richiesta di cassa integrazione ma per numeri più piccoli rispetto al passato.

Giovanna Bartolucci

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