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Anis: lo sviluppo passa attraverso nuovi investimenti e nuove imprese

16 mar 2018
Anis: lo sviluppo passa attraverso nuovi investimenti e nuove imprese
Anis: lo sviluppo passa attraverso nuovi investimenti e nuove imprese - Dopo politica e sindacati, la posizione degli industriali sugli ultimi dati relativi all'occupazione...
Non ci sta l'Associazione degli industriali a "sentir parlare di disincentivi e discriminazioni verso i frontalieri”, ma apre ad un confronto costruttivo per elaborare le migliori soluzioni in chiave sviluppo. Tradotto: più imprese = più lavoro. Se l'obiettivo è la piena occupazione dei sammarinesi, l'invito è semmai di “valutare la situazione in maniera onesta e veritiera”: Assoindustria chiede di verificare, in sostanza, la reale disponibilità degli iscritti alle liste di avviamento ad accettare subito un'offerta di lavoro, ma anche quanto incida in questa scelta – fa notare – la generosità degli ammortizzatori sociali attuali. Sollecitato anche un serio ragionamento sulla formazione che “andrebbe resa obbligatoria” – evidenziano - mancando ad oggi nel mercato interno. Ragion per cui “le nostre aziende – spiega Anis – non hanno utilizzato la liberalizzazione introdotta dalla nuova normativa, proprio perché certe competenze non sono disponibili”. E' un richiamo dunque alla razionalità quello degli industriali sammarinesi, ad evitare atteggiamenti discriminatori che non aiutano, ma “portano sulla strada sbagliata”, col rischio di prestare il fianco ad un'eco mediatica già negativa oltre confine, con titoli di giornale “che – chiosano - ci mettono alla gogna ogni settimana”.
E proprio sull'intervista a Savorelli e gli effetti degli attacchi ormai sistematici alla Repubblica, interviene il settimanale economico Fixing, ponendo un grande problema di comunicazione: “Manca un sistema che metta in risalto le cose buone che fa la Repubblica – scandisce nell'editoriale il Direttore responsabile – e che davanti a notizie che distruggono l'immagine del Paese sappia controbattere, ovviamente con dati alla mano, al fango che viene lanciato addosso”. Per Alessandro Carli il retro della medaglia di questo attacco mediatico si riassume infatti in una parola: reputazione. Tanto faticosa da costruire, quanto difficile da mantenere. “E quando è debole – rimarca – significa scarso appeal verso gli investitori esteri”. La crescita di San Marino in definitiva passa anche attraverso il feedback positivo che solo una buona e professionale comunicazione può garantire.

sp

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