Le situazioni sono quelle note: Sandel, Alutitan e Alluminio sammarinese. Situazioni diverse tra loro ma che non sono comunque un segnale di crisi del sistema.
Il 2005 e il 2006 risultano anni positivi per le nostre imprese sia come fatturato che come occupazione. Ma adesso l’Associazione industriali chiede interventi strutturali, non soluzioni - tampone. Serve cioè una strategia per ottenere competitività. “I dati dello sviluppo di un paese lo danno le imprese - ribadisce Carlo Giorgi - e le manifatturiere rappresentano il 50 per cento del prodotto interno lordo. Ora, superata la crisi degli anni passati, hanno recuperato qualche quota di fatturato ma hanno bisogno di espandersi”.
Una risposta che non si farà attendere per la Segreteria all’industria: “sono anni che i problemi di disponibilità dei terreni si trascinano, e non è stato fatto nulla - replica il Segretario all’industria -. Non si può pretendere in pochi mesi di risolvere la situazione. Stiamo lavorando sulle pratiche giacenti, - prosegue Masi - e l’ 8 marzo in una riunione delle Segreterie competenti, valuteremo le possibili soluzioni”. Sulle attuali crisi aziendali fa dei distinguo: “La Sandel è un problema di cui tutti dobbiamo farci carico verificando le motivazioni. Mentre per le altre si pone il discorso legato al territorio. Ma i dati degli ultimi mesi - conclude il responsabile all’industria - soprattutto a livello occupazionale, sono confortanti. Se poi si inseriscono elementi di difficoltà e crisi per singole aziende non significa che dobbiamo trarre conclusioni di carattere generale”.
Il 2005 e il 2006 risultano anni positivi per le nostre imprese sia come fatturato che come occupazione. Ma adesso l’Associazione industriali chiede interventi strutturali, non soluzioni - tampone. Serve cioè una strategia per ottenere competitività. “I dati dello sviluppo di un paese lo danno le imprese - ribadisce Carlo Giorgi - e le manifatturiere rappresentano il 50 per cento del prodotto interno lordo. Ora, superata la crisi degli anni passati, hanno recuperato qualche quota di fatturato ma hanno bisogno di espandersi”.
Una risposta che non si farà attendere per la Segreteria all’industria: “sono anni che i problemi di disponibilità dei terreni si trascinano, e non è stato fatto nulla - replica il Segretario all’industria -. Non si può pretendere in pochi mesi di risolvere la situazione. Stiamo lavorando sulle pratiche giacenti, - prosegue Masi - e l’ 8 marzo in una riunione delle Segreterie competenti, valuteremo le possibili soluzioni”. Sulle attuali crisi aziendali fa dei distinguo: “La Sandel è un problema di cui tutti dobbiamo farci carico verificando le motivazioni. Mentre per le altre si pone il discorso legato al territorio. Ma i dati degli ultimi mesi - conclude il responsabile all’industria - soprattutto a livello occupazionale, sono confortanti. Se poi si inseriscono elementi di difficoltà e crisi per singole aziende non significa che dobbiamo trarre conclusioni di carattere generale”.
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