L'Anis tira le orecchie al Governo: troppi ritardi nelle riforme

E' un giudizio severo quello degli Industriali nei confronti del Governo, al quale riconoscono passi importanti compiuti su certi fronti, ma a cui contestano ritardi e indecisioni su quelli che considerano temi fondamentali e irrinunciabili. Primo fra tutti il completamento della riforma fiscale, con il passaggio al regime IVA, la cui data di adozione sta slittando; poi quella del mercato del lavoro, delle pensioni, della Camera di Commercio, il percorso di internazionalizzazione ma soprattutto il negoziato con l'Unione Europea. “Un accordo di associazione – ha detto il Presidente Stefano Ceccato, concludendo l'assemblea dei soci - può avere senso se consentirà di portare a casa dei vantaggi, diversamente rischia di non avere alcun senso”. Il riferimento è al percorso comune con Andorra e Monaco, che l'Anis non condivide: “Abbiamo esigenze diverse - spiega Ceccato – loro un sistema basato prevalentemente sulla finanza, mentre il volano della nostra economia è il manifatturiero. Di questo – aggiunge – si deve tenere conto”. Per questo gli Industriali hanno incaricato uno studio specializzato in materia, per conoscere nel profondo tutti gli aspetti del rapporto con la UE, e saper fare le scelte migliori”. Al Governo una serie di sollecitazioni e di appelli ad imprimere una decisa accelerazione ma soprattutto a completare il programma elettorale, gli impegni assunti ad inizio di legislatura.
Nel video l'intervista a Stefano Ceccato.

SB

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