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Attività commerciali nei centri storici: ecco il nuovo decreto

3 lug 2004
Attività commerciali nei centri storici: ecco il nuovo decreto
Entrato in vigore il nuovo decreto sullo sviluppo della rete distributiva commerciale del territorio. Ma il confronto con le associazioni di categoria continua.
Meno legami per le attività commerciali che volessero sorgere nei centri storici. Nell’ottica di incentivare, piuttosto che disincentivare, la segreteria di Stato all’Industria annuncia l’entrata in vigore del nuovo decreto, “Disposizioni inerenti lo sviluppo della rete distributiva commerciale del territorio”.
Cosa cambia, in realtà? Accade che i cittadini ora potranno liberamente chiedere il rilascio di licenze commerciali relative a determinate tipologie di prodotti che prima non potevano essere richieste. Parliamo di monili, arte e artigianato, edicole, artigianato artistico, armerie, carburanti, tabacchi, articoli funerari, macchine per l’edilizia, macchine agricole e ferramenta. L’unico disincentivo rimasto in vigore, per il centro storico di Città, rimane quello della sola tabella turistica, mentre tutte le altre tabelle merceologiche, anche nelle altre zone del territorio, sono da incentivarsi. Per quanto riguarda la rete distributiva commerciale all’ingrosso, sono da disincentivarsi le voci bibite e liquori, pellicceria e telefoni. Le associazioni di categoria come Osla, Usc e Usot sono comunque state invitate a formulare una proposta circa l’ipotesi di una nuova articolazione delle tabelle merceologiche.

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